Ovada - AL
La sede del Club, sita al primo piano è seguita da Cinzia la quale è presente al pomeriggio dalle 15 alle 18 ma il suo impegno con il Club prosegue anche oltre le ore indicate in quanto da sempre è disponibile a rispondere alle telefonate dei soci in sede, ma anche al cellulare indicato sul sito nelle ore per le quali non è presente fisicamente in sede.
Per questo un "GRAZIE" di cuore
Piero Marenco
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Ovada, alcune note sulla storia della città
Ovada è un vero e proprio scrigno di piccoli tesori, non scoprirete tutto e subito; il viaggiatore dev’essere curioso e pronto a lasciarsi entusiasmare: aspettatevi la nostra cortesia, non troppo espansiva, ma che saprà esservi d’aiuto per un consiglio o un suggerimento.
La città posta alla confluenza dei fiumi Orba e Stura è caratterizzata da vie strette e palazzi dalle facciate dipinte, che testimoniano l’indiscussa influenza della Repubblica di Genova. Le Chiese e gli Oratori costituiscono l’importante patrimonio artistico della nostra città testimoniato dalla presenza di opere di assoluto rilievo dello scultore Anton Maria Maragliano e dell’Archittetto Alessandro Antonelli.
Intorno è presente un territorio di impagabile bellezza caratterizzato da boschi ricchi di funghi, castagne e tartufo Bianco, che fanno da corona alle colline e ai caratteristici borghi dell’Ovadese: vai alla scoperta di Castelli e Torri Medievali che testimoniano il retaggio nobile e la ricchezza che ne fece terra ambita di conquista. Ogni paese custodisce una tradizione specifica.
Ovada viene citata, per la prima volta, in un documento del 991 con il termine Ovaga. Per la sua posizione strategica e le sue colline fertili e generose, fu sempre al centro di interesse di varie dominazioni e vide un importante incastellamento che ancora oggi caratterizza l’ovadese. Il territorio passò prima ai Marchesi Aleramici, testimonianza più fulgida della sua radicata appartenenza al Monferrato, e in seguito alla famiglia Del Bosco. Alla fine del 1300 entrò nell’orbita francese e, successivamente, seguì le sorti di Genova per molti secoli. Il XVIII secolo vide la dominazione dei Savoia e, dopo il Congresso di Vienna, Ovada divenne definitivamente piemontese e fu annessa alla Provincia di Acqui.
Nel 1694 nacque ad Ovada Paolo Francesco Danei, fondatore dell’Ordine Passionista e proclamato Santo nel 1867. La Casa Natale di San Paolo della Croce si sviluppa su tre piani e conserva ancora alcune strutture originali; all’interno, ospita cimeli e reliquie come gli indumenti indossati dal Santo, libri e breviari. L’edificio, dichiarato monumento nazionale nel 1918, è oggi sede di un Museo aperto al pubblico.