San Pietroburgo 11-08

11 Agosto 2003 San Pietroburgo Km 0
(sosta nell'Area attrezzata per camper isola di Krestovskyij )


Stamani partenza alle 9 per recarci alla Cattedrale dei Santi apostoli Pietro e Paolo.
La Cattedrale, opera del Trezzini realizzata fra il 1712 e il 1733, fu distrutta da un incendio e ricostruita dal Rastrelli nel 1750. È di stile olandese, a pianta basilicale con cupola centrale. Ad Antonio Rinaldi si deve la guglia dorata, alta 60 metri, che regge un angelo che porta la croce. Sul pronao, la torre di 122 metri reca un carillon che ogni sei ore (alle 6,12,18 e 24) suona l'inno russo. L'interno è di stile barocco. Grandiosa è l'iconostasi in legno dorato con il pregevole portale dello Zar. La tomba di Pietro il Grande è alla destra dell'iconostasi. Quasi tutti gli zar Romanov, con le zarine, sono sepolti qui (mancano solo Pietro II, Ivan IV e Nicola II, l'ultimo zar) in tombe monumentali di marmo bianco; quelle di Alessandro II e della moglie sono di diaspro verde e quarzo rosa.
Finita la visita solito pranzo al sacco o al ristorante e ritrovo per le 13-30 per recarci alla Cattedrale di Sant'Isacco.
La costruzione dell'attuale chiesa, la quarta, fu affidata dallo zar Alessandro I, nel 1819, al francese Auguste Montferrand che la terminò nel 1858. Fra le chiese di San Pietroburgo è da tutti ritenuta, se non la più bella, certamente la più sfarzosa. La cupola dorata è alta 101 ,5 metri; 112 colonne di granito rosso, monolitiche, reggono i quattro portici; 112 colonne anche all'interno, e numerosissime statue, vetrate e mosaici, decorazioni d'oro, di bronzo e di marmo. Misura 111,2 metri di lunghezza e 97,6 di larghezza e può accogliere 14.000 persone. Dalla cupola si gode una splendida panoramica sulla città e sul golfo di Finlandia.
Visitata la Cattedrale compreso la salita alla base della sua cupola abbiamo raggiunto a piedi il punto di imbarco e con due battelli separati da circa 50 posti abbiamo navigato per oltre un’ora sulla Neva ammirando tutte le bellezze di questa città. Dalla cattedrale della Resurrezione alla Fortezza e della guglia della cattedrale dei Ss. apostoli Pietro e Paolo, all'edificio della Borsa in stile impero ornato da 44 colonne doriche. Di particolare suggestione le due colonne rostrate, commemorative delle vittorie navali russe, all’'incrociatore Aurora che puntò i cannoni contro il Palazzo d'inverno occupato dal governo e sparò il primo colpo a salve, segnale d'attacco per i rivoluzionari. Durante la II guerra mondiale contribuì alla difesa della città. Dal 1948 è un museo galleggiante, alla cupola dorata della Cattedrale di Sant'Isacco al Palazzo d'inverno, residenza degli zar, opera di Bartolomeo Rastrelli, in stile barocco russo che si allunga per 230 m sulla riva sinistra della Neva; ha 1057 stanze, 117 scaloni e 2000 finestre. La balaustra esterna è ornata da circa 170 sculture.
Per le 18 siamo rientrati ai camper per i soliti lavoretti quotidiani e per prepararci ad un’altra avventura notturna. L’organizzazione ci ha dato appuntamento alle 23-30 dove con i soliti due bus prima abbiamo fatto un San Pietroburgo by night e poi ci siamo fermati per assistere all’apertura dei ponti sulla Neva.
I giganteschi ponti, circa una ventina, si sollevano per permettere il passaggio alle grandi navi, offrendo agli occhi dei visitatori sbalorditi uno spettacolo unico che immancabilmente si rinnova ogni "notte" alla stessa ora, l'occasione per continuare a godere la città fino al nuovo giorno è irresistibile e coinvolge chiunque abbia la fortuna di trovarsi a vivere il "mito" di San Pietroburgo.
Per le 2-30 siamo rientrati ai camper.