La cronaca

Da questa pagina attraverso i link potrete entrare nelle varie pagine di "Cronaca" del viaggio intrapreso da 22 equipaggi di camperisti (52 persone) "Dal Don al Mar Nero" dell'agosto 2005.

Come potrete leggere non si trattta solo della cronaca del viaggio stesso, ma vi sono anche altri racconti, più o meno personali che inquadrano anche altri aspetti del viaggio, non solo quello turistico.

Un grazie a Gian Luigi, Nirvana, Piero, Greta, Pino che hanno inviato materiale per questa pagina.

di Nirvana Kucich Carion
I testi della "Cronaca del viaggio" riportano la storia dei nostri 20 giorni trascorsi insieme. Scorrendo in lettura le varie righe del testo traspare tutta la nostra bella avventura, gli episodi curiosi, le emozioni di chi scrive con la speranza di incuriosire e di emozionare anche chi leggerà la cronaca.

"Cronaca del viaggio" di Nirvana Kucih


di Piero Marenco
Mio papà, Dino, reduce dalla guerra del Don mi ha raccontato per anni molti episodi che gli sono accaduti in terra russa, nel libro che ho avuto modo di acquistare a Rossosch in Russia di Alim Morozov “Dalla lontana infanzia di guerra” ho trovato moltissimi episodi raccontati da mio padre.

Ho riportato la prefazione del libro del professore Alim Morozov che gli ha dedicato il grande scrittore italiano Mario Rigoni Stern e l’epilogo del libro del racconto di Morozov dalle quali traspare tutto quanto lui ha fatto per i nostri soldati italiani e quanto anche lui, da Russo abbia sofferto per quanto accaduto, i problemi anche seri che ha avuto con i servizi segreti Russi ai tempi della guerra fredda. Il Prof. Morozov, che ho conosciuto personalmente nel nostro viaggio, è una persona veramente stupenda e squisita, una persona fuori dal tempo, da quanto ci ha detto, da quanto ci ha fatto capire all’interno del suo Museo lui ha amato gli italiani e la loro storia in modo viscerale e ha sempre cercato di aiutare in ogni modo i parenti dei dispersi che si rivolgevano a lui anche negli anni della guerra fredda per cercare di avere notizie dei loro cari.
Dalla sola lettura dell’epilogo del libro potrete capire la dimensione umana di questa persona che non ha avuto uguali nella storia del dopo "guerra del Don".

Ad Alim Morozov, voglio dirgli semplicemente “GRAZIE per quello che ha fatto per le tante famiglie italiane che hanno avuto un disperso in quella guerra”, sia il sottoscritto che mia moglie Cinzia (che ha depositato con Alim un mazzo di fieri tricolori al Monumento di Rossosch che ricorda i morti di tutte le nazioni della guerra del Don) siamo veramente onorati di averlo conosciuto, di avergli stretto la mano, persone così non si dimenticano mai più, anche se vivono a migliaia di chilometri di distanza.

Così scrive Mario Rigoni Stern di Alim Morozov nella prefazione del libro
"Alim, caro "malenko", cresciuto tra gli orrori della guerra, anche tu, ora, sei diventato nonno, "dièduska", e guardi ai tuoi nipoti come tutti i nonni del mondo, e racconti la tua storia perché ami la pace.
Noi, tuoi "nemici" vediamo in te tutti i ragazzi russi che allora soffrirono e piangevano, e la tua gente, e le donne che di noi avevano pietà e pena. Grazie per questa tua storia che ci illumina di pace e di speranza.
"

Così scrive Alim Morozov nel finale del libro
“Adesso la strada per Rossosch è ben nota ai turisti italiani. È il sesto anno che essi vengono qui nei mesi primaverili ed estivi. Nel 1992-93 per iniziativa dell'Associazione Nazionale Alpini e del suo presidente, Leonardo Caprioli, gli alpini veterani hanno costruito nella nostra città un asilo infantile.
L'hanno chiamato “Casa del sorriso”.
Questo meraviglioso regalo ai bambini di Rossosch, un piccolo pezzo d'Italia a Rossosch, decora la città e ricorda continuamente ai suoi abitanti che nel lontano paese del sole hanno centinaia di buoni conoscenti, mentre una gran parte dei cittadini di Rossosch ha instaurato con gli alpini dei rapporti di vera amicizia.
Nei giorni prima di Natale e dell'anno nuovo i postini locali hanno le borse piene di buste colorate con auguri e notizie dalla lontana Italia.
Questo è bellissimo e si vorrebbe durasse per sempre.”

Piero Marenco ci presenta "Dalla lontana infanzia di guerra"


di Gian Luigi Bonardi

Nel suo testo "Bentornati camperisti" Gian Luigi augura a tutti i partecipanti al viaggio questa frase con un pensiero al suo papà che lo ha accompagnato con la memoria su quei luoghi dove era stato oltre 60 anni fa, come tanti altri giovani italiani e con un significativo paragrafo finale "MAI PIU' GUERRA" che dovrebbe far riflettere anche noi, abitanti di questo mondo, di questo inizio millennio.

"Bentornati Camperist" di Gian Luigi Bonardi


di Pino Danese

Un altro partecipante al viaggio, ci racconta una cronaca differente intitolata
"Note di Viaggio tra Kiev e Odessa"

"Note di viaggio tra Kiev e Odessa nell’agosto 2005" di Pino Danese


di Greta Pirovano

La nostra giovane del gruppo invece si è cimentata in un aspetto del viaggio che ha chiamato "Curios avventurando" ossia parte più allegra dello stesso e raccoglie gli episodi curiosi e i personaggi più particolari, perché la nostra avventura è frutto di 20 giorni trascorsi insieme, nei quali abbiamo stretto nuove amicizie, consolidato quelle di vecchia data e… abbiamo anche trovato il tempo per ridere e scherzare allegramente!...
Non se ne voglia nessuno dei citati, il tutto è stato realizzato da Greta con spirito goliardico e satirico, senza l'intenzione di offendere nessuno.

"Curios Avventurando di Greta Pirovano


di Gian Luigi Bonardi

Questa volta Gian Luigi ci presenta un testo dal titolo "Oltre la Grandavventura", ovvero prigionia e libertà. Si tratta dei diari di guerra personali ed inediti del Papà dove aveva annotato giorno per giorno lo svolgersi della sua vita al fronte, la corrispondenza con l'amata Nelly, testi pieni di emozioni, speranze certezze dai quali traspare lo stato d'animo di un nostro soldato al fronte in quei terribili mesi.
Sarà stato il caso, oppure il destino che questi diari sono stati ritrovati da Gian Luigi in questo momento particolare della sua vita, quando dopo 60 anni con il proprio camper ha ripercorso tutte le strade ed i luoghi che nel lontano 1942/43 aveva percorso il suo caro papà Eugenio.

"Oltre la Grandavventura", ovvero prigionia e libertà, diario di guerra inedito di Gian Luigi Bonardi



di Gian Luigi ed Eugenio Bonardi

"Quando si è lontani da casa, in prima linea in trincea, e si desidera inviare proprie notizie, si possono utilizzare pochi mezzi di comunicazione. I più semplici all’epoca erano la lettera e la cartolina. Spesso gli scritti venivano censurati, soprattutto quando contenevano espliciti, anche se involontari, riferimenti a luoghi o notizie considerati segreti militari. Gli argomenti poi, a causa della drammaticità delle situazioni, erano resi scarsi dal momento emotivo, e dal poco tempo a disposizione per coordinare idee e notizie. La situazione esigeva per lo più rapidi scambi di saluto e brevi esternazioni sentimentali: “io sto bene, e tu? tornerò presto, e i tuoi? baci a tutti”. Come fare allora per raccontare meglio e di più?"

Così comincia quest'altro capitolo che l'amico Gian Luigi ci ha voluto regalare tratto da diari inediti e mai pubblicati dal suo caro papà Eugenio