Racconigi

di ELISABETTA GRAZIA
IL SUO CELEBRE CASTELLO REALE


Cittadina del Piemonte in provincia di Cuneo, posta sulla destra del Maira notevole centro agricolo ed industriale mercato bacologico. Indubbiamente la sua notorietà Racconigi la deve al celebre castello. Probabilmente nessuna residenza sabauda è così architettonicamente grandiosa, complessa e di difficile lettura, come questo edificio dove dal 1676 al 1842 prestarono la loro opera architetti, artigiani, pittori, scultori e decoratori che vi lavorarono durante quasi due secoli tra soluzioni definitive e ripensamenti. Comunque oggi possiamo ammirare, è la parola giusta, il lavoro portato a termine anche se molti critici sottolineano che la mancanza di unità stilistica è un fattore negativo; questa è una critica troppo riduttiva, altri invece ne esaltano il pregio. La scenografica fronte principale in cotto, (da notare che il Piemonte è probabilmente la patria indiscussa di questa scelta di materiale degli architetti del tempo, presumibilmente per motivi pratici ed economici), presenta un complesso centrale di chiara ispirazione neoclassica su disegno di G.B.Borra1 del 1755, preceduto da una scalinata, con protiro tetrastilo (piccolo portico su con quattro colonne sulle facciate) e due corpi avanzati sui lati. L’interno ricco di decorazioni e stucchi settecentesche custodisce importanti affreschi dell’800 del Bellosio, del Bolina e del Palagi2. Alcuni ambienti risultano lussuosi dove lo sfarzo è evidente. La sala da pranzo con stucchi, medaglioni e statue, il salone di Diana, con camini,statue ,aperto sul parco. La sala di lettura con numerosi ritratti sabaudi o di genere frivolo, l’appartamento cinese cosiddetto per i soggetti delle sue tappezzerie, conservano le uniche tracce della deliziosa decorazione settecentesca che un tempo rivestiva gran parte degli interni ( in questo vasto locale nel 1906 vi fu ospitato lo zar Nicola II° di Russia). Dietro al castello si estende l’imponente e bellissimo parco. L’originale progettazione fu radicalmente rivista su disegni pervenuti da Parigi e firmati da André Le Nòtre3 nel 1670. Mentre 1787-88 Giacomo Pregliasco4 la trasformò. Nel 1834 il Palagi vi costruì le cosiddette “Margherite” di ispirazione romantico-inglese secondo i dettami del gusto dell’epoca. Immediatamente dopo il secondo conflitto mondiale furono iniziati i lavori per la salvaguardia del grandioso patrimonio poiché nel periodo bellico il complesso rischiava di andare in rovina. E’ da qualche decennio che fortunatamente la “reggia” è ritornata agli antichi splendori. Centinaia di artisti o semplici artigiani lavorarono per questo storico edificio ma è evidente ai visitatori che la loro opera ha creato qualcosa di veramente eccezionale. Racconigi bella cittadina piemontese offre altri notevoli spunti artistici oltre a quanto descritto sopra, quali il Palazzo Municipale, di fronte al castello che presenta una sobria facciata neoclassica aperta inferiormente da un portico. La bella ma rustica piazza Vittorio Emanuele II° . La parrocchiale di San Giovanni è una imponente e pregevole costruzione in cotto di Francesco Gallo5 del 1719-30 dalla facciata a due ordini percorsa da lesene, oltre il tiburio ottagonale si leva il fastoso campanile. Interessante è l’Ospedale della carità del 1685 e la vicina chiesa di Santa Maria Maggiore, pregevole costruzione barocca iniziata nel 1726 su un progetto di Carlo Antonio Castelli, dalla movimentata facciata in cotto ed alto intero a vista ad una navata.
Note tratte da:
Guide del Touring Italiano.
Edizioni della U.T.E.T.

1 Borra Giovanni Battista, architetto piemontese nato a San Giorgio Canavese.Fece lunghi viaggi in Oriente e si dedicò all’arredamento di alcuni palazzi signorili torinesi. (Roberto Gambetti “Architettura”).
2 Palagi Pelagio, scultore, pittore ed architetto, nato a Bologna nel 1775 – Torino 1860. Disegnatore di mobili, Carlo Alberto lo volle come “Pittore preposto alla decorazione dei palazzi reali”. (Andreina Griseri “Storia dell’arte”).
3 Le Nòtre André, architetto e disegnatore di giardini (Parigi 1613-1700). Appartenne ad una famiglia di giardinieri, ebbe una solida formazione artistica e culturale studiando pittura sotto la direzione di Simon Vouet. Lavorò probabilmente alle “Tuileries”. La sua opera si estende in tutta Europa ed è il maggiore architetto del genere. (Mercedes Viale “Storia dell’arte”).
4 Pregliasco Giacomo torinese, scenografo (1759-1819). In Piemonte fu attivo realizzando giardini, parchi con estrema versatilità tanto da lavorare poi a Racconigi.(Gaetano Prampoletti, “Giardini italiani”).
5 Gallo Francesco (Mondovì 1672-1750). Compì gli studi sotto il Bertola. Noto per la grande cupola ellittica del Santuario di Vicoforte.Le sue realizzazioni sono caratterizzate da piante semplici e da ampie superfici distese, altre arricchite da piante più elaborate e da dilatazioni spaziali barocche. (Gabriella Luzi. “storia dell’arte”).