Canelli, i 400 anni dell'Assedio Storico

Gli Speciali del Camper Club

La Speciale locandina, lo Scudo, la Moneta e la Cartolina dell'Assedio dei 400 anni, ricevuti in omaggio dall'Amminstrazione Comunale

A Canelli, nel Monferrato, per una domenica nel passato
di Piero Marenco


Nella ricorrenza del 400esimo della rievocazione storica dell’assedio di Canelli i camperisti hanno risposto  in molti per essere presenti alle manifestazioni previste per questa ricorrenza.

La città di Canelli si trova nella parte Sud della provincia di Asti, ai confini con il Cuneese. ed è attraversata dal fiume Belbo. Canelli fa parte dell'Unione collinare "Tra Langa e Monferrato" che comprende altri 7 centri della zona.
La città ha origini antichissime. Tracce di primi insediamenti risalgono già all'epoca preistorica. I primi abitanti del territorio di cui si ha notizia certa sono stati i Liguri Stazielli, popolazione proveniente dalla vicina Liguria. In epoca romana si sviluppò un primo centro urbano di una certa importanza, attorniato da fondi agricoli dove già si coltivava la vite. Dopo una lunga decadenza Canelli rifiorì a partire dall'Alto Medio Evo, tanto che già nell'anno 961 viene definita "città". Le sue fortune iniziarono con lo sviluppo dell'industria vinicola legata al Moscato d'Asti e all’Asti Spumante, ancora oggi, unitamente all'industria enomeccanica, tra le principali risorse della città. Simbolo della città è lo scudo con cane rampante circondato da canne palustri (ricordano le sponde del fiume Belbo) con un cartiglio che reca la scritta in latino "AD PRAECLARA" ("verso migliori successi").
A Canelli la coltivazione della vite è alla base di una vera "civiltà enologica". La viticoltura era già largamente diffusa nell'epoca romana. Nel tempo i vini e gli spumanti canellesi hanno conquistato posizioni leader sui mercati nazionali ed esteri, facendosi apprezzare sulle tavole di tutto il mondo. La città è oggi sede di storiche Case vinicole con marchi che hanno fatto la storia dell'enologia italiana.

"....Ma c'è una Canelli quasi "segreta", motore del progetto che intende far entrare questi luoghi tra quelli nominati “Patrimonio dell'Umanità" e tutelati dall'Unesco.
Sono le storiche cantine che si snodano per chilometri nel sottosuolo dell'abitato e delle colline che lo circondano. Ormai da anni vengono definite “Cattedrali sotterranee" ed il termine non deve apparire un semplice slogan, ma una realtà da scoprire ed amare fin dalla prima visita attenta...."
(A. Salvi)

L'enogastronomia è protagonista assoluta all’"Assedio". Per un intero weekend una ventina di locande e "hostarie" propongono menù ispirati alla cucina seicentesca. Così, tra carni speziate e arrosti di tutti i tipi compaiono anche minestroni a base di verdure e legumi, focacce e pagnotte cotte in forni a legna, pesci di fiume cucinati al vapore o sulla griglia, dolci a base di nocciole e mandorle. Non mancano i vini con una selezione dei produttori locali e bottiglie che recano l'etichetta commemorativa dell’Assedio di Canelli".
La festa prende spunto da un fatto realmente accaduto agli inizi del Seicento.
Alla manifestazione, unica nel suo genere e che celebra la vittoria dei canellesi e di un piccolo reggimento di soldati sabaudi contro il "soverchiante" esercito monferrino, partecipano quasi tremila figuranti in costume, e per due giorni una ventina di osterie e taverne, accuratamente ricostruite in stile del XVII secolo, offrono menù strettamente seicenteschi. Inoltre in un'atmosfera coinvolgente e trascinante vengono fatti rivivere anche duelli all'"arma bianca" e battaglie con tanto di antichi cannoni e cariche di cavalleria.
Ancora una volta abbiamo dimostrato, come fruitori di veicoli VR, che se vi sono delle motivazioni e si lavora in sintonia con le amministrazioni Comunali, il nostro mondo può essere una risorsa in più anche per il territorio e per il turismo locale in centri  definiti spesso a torto "minori".
A Canelli al 14esimo raduno consecutivo abbiamo veicolato quasi 160 equipaggi da tutto il Centro e Nord ’Italia.
Erano presenti anche 63 simpatizzanti del nostro Club, due Camper Club del Nord Italia e ben 32 famiglie giovani con bambini, per un totale di 352 persone ad una manifestazione come quella della rievocazione dell'Assedio storico del 1613 della quale nel tempo ne siamo diventati i protagonisti.
Si, perché da alcuni anni partecipiamo ormai attivamente e con successo con un gruppo storico di camperisti (in costumi dell'epoca), alla rievocazione stessa coinvolgendo al 100% la famiglia completa.
Tutto questo è per affermare che dobbiamo continuare a credere nei VR e far capire ad altri che cosa si può fare e che cosa possono ritornare alla famiglia questi veicoli particolari. Aggregazione, compagnia, fruizione del tempo libero ecc.
Lo ricordo spesso, quando ho l’occasione di parlarne con qualcuno che si avvicina timidamente al nostro mondo che il veicolo ricreazionale  ha la capacità di unire tre generazioni.
Proprio a Canelli si è potuto evidenziare questo fatto, visibile anche dalle fotografie. Nel gruppo storico “La Granda” erano presenti nonni, figli e nipotini ed alla fine della manifestazione, dopo aver “vinto” la battaglia (perché il gruppo dei Popolani da noi interpretato, nell’attacco finale, armati di soli bastoni, ha il compito di respingere il nemico e di catturare il capo) era palesemente evidente la gioia e la felicità di tutti per aver trascorso un fine settimana tutti insieme divertendosi dai 4/5 anni ai 60/70 anni.
Concludo questa breve descrizione della  festa di Canelli, affermando che oltre al vantaggio che un veicolo ricreazionale  ha nell’unire la famiglia (bene importantissimo della nostra società), non va certamente dimenticato che è il promotore di un turismo “sostenibile”, “culturale”, “gastronomico”, che non solo non inquina e che ha bisogno di minime strutture, ma che spesso, come in questi momenti particolari in cui la nostra società ha difficoltà, da la possibilità alle famiglie di trascorrere un fine settimana in allegria ed al Comune che ci ospita di avere anche un sostegno economico rilevante.

P.S. ringrazio tutti i componenti del Gruppo Storico "La Granda" (nella fotografia ad inizio pagina), per la loro disponibilità, per la passione che hanno impiegato per ricoprire per un fine settimana del 2013 un ruolo di persone vissute 400 anni prima. A tutti loro e ad altri che vorrebbero partecipare, diamo l'appuntamento al 2014

Oltre a questo speciale alle Manifestazioni dell'Assedio puoi visionare la pagina delle foto del raduno dedicato a tutta l'attività svolta, clicca qui

Alcune immagini dalla manifestazione