Capodanno 2013 a Sorrento

CAMPER CLUB LA GRANDA
"CAPODANNO 2013 INSIEME NELLA PENISOLA SORRENTINA DA SORRENTO AD AMALFI "
DAL 28 DICEMBRE 2012 AL 2 GENNAIO 2013
 
Capodanno 2013 INSIEME nella penisola Sorrentina

Anche quest'anno per festeggiare il Capodanno dirigiamo i camper verso il sud, più precisamente nella penisola Sorrentina, a Piano di Sorrento.
E' una zona inesplorata per il Camper Club la Granda, e poi le escursioni che faremo sono da considerare tra le più suggestive d'Italia e non solo.
Trascorreremo una giornata a Capri, l'isola magica, che incanta viaggiatori, scrittori, poeti, divi, imperatori e re, affascinati dalle bellezze del luogo e dalle antiche storie.
Un'altra giornata la trascorreremo percorrendo la Costiera Amalfitana, un tratto di costa tra i più famosi al mondo. E' la parte sud della penisola sorrentina e si distende da Positano a Vietri sul mare.
Le bellezze dei panorami mozzafiato e le tipicità dei suoi luoghi le hanno fatto guadagnare la tutela dell'Unesco, quale patrimonio del mondo da salvaguardare.
Sorrento è il più grande centro della penisola sorrentina, molto bella e romantica e noi saremo lì per visitarla trascorrendoci un'intera giornata di svago e shopping.
Certamente non lasceremo Sorrento senza vedere Napoli, infatti ci andremo una mezza giornata con il bus per una visita panoramica ai luoghi più suggestivi, per concludere con una passeggiata per il centro storico



Immagini del raduno di Capodanno di Sorrento

COSTIERA AMALFITANA
Luogo fuori dal comune raccontato prevalentemente per luoghi comuni, la Costiera Amalfitana mette in serissimo imbarazzo chiunque voglia descriverla in maniera originale, senza cadere nel "già detto" o "già scritto".
E quindi, non si può dribblare l'introduzione più banale, che fa obbligatoriamente perno sulla straordinaria bellezza dei posti.
Promontori, fiordi, calette, grotte, panorami mozzafiato: l'approccio alla Divina può essere solo ed esclusivamente estetico, di godimento assoluto. E però, di fronte a questa "terra di là del mare, dove s'incontrano l'onde colle montagne" (Longfellow), una delle prime tentazioni che aggredisce il visitatore è quella dell'ascesi mistica.
Se c'è un posto al mondo dove viene facile far risalire la creazione ad un'unica Intelligenza e Creatività, questo posto è la Costa d'Amalfi.
In realtà, questo minuscolo lembo del territorio salernitano rappresenta la somma di tante specificità che convivono armoniosamente tra loro, in una simbiosi quasi sovrannaturale che fonde suggestioni paesaggistiche e testimonianze d'arte, storia, cultura e civiltà.
Siamo di fronte al trionfo della biodiversità, nell'accezione più ampia del termine: qui ogni metro quadro è baciato dalla tipicità. Discorso che vale tanto per il caratteristico limone, lo "sfusato" amalfitano, quanto per i prodotti dell'artigianato locale, in primis la ceramica artistica di Vietri sul Mare.
Gli echi di assoluto che promanano da tutte queste "unicità" rappresentano il vero mistero, da secoli invano indagato, della Costa d'Amalfi. Di certo non sono sufficienti il sole, il mare e i paesaggi incantevoli a rappresentare compiutamente l'anima del territorio.
Forse l'arché, il principio di tutte le cose, va rintracciato nel "genius loci": Amalfi, Positano, senza dimenticare gli altri piccoli centri, non sarebbero mai riuscite a scatenare tante suggestioni se, nel corso dei secoli, la mano dell'uomo non fosse stata tanto ispirata nel plasmare rispettosamente il territorio secondo canoni estetici universali, e universalmente riconosciuti e condivisi. Non si spiegherebbero altrimenti, d'altronde, le belle pagine che sensibilità artistiche diverse, e di differenti culture, hanno dedicato alla Costa d'Amalfi: da Ibsen a Steinbeck, da Boccaccio a Fubini, a Gregorovius.
Volendo pagare dazio a un luogo comune, si può dire che la Costiera è un "porto franco dello spirito", intendendo con ciò un posto dove le tensioni del mondo si stemperano, si annullano, e l'uomo è solo di fronte al mistero della sua natura, esaltata da tanto splendore.
Trentasette chilometri di costa, direzione sud-nord, dalle porte di Salerno alla penisola sorrentina: in alto lungo il nastro di asfalto, o in basso scivolando sull'acqua ai piedi di quei giganti di roccia, dietro ogni curva si cela una nuova meraviglia, qui tutto è patrimonio dell'umanità

CAPRI
L'isola di Capri è fra i luoghi più pittoreschi e più visitati della Campania. La sua bellezza e la sua fama sono note da tempi lontani quando gli antichi l'avevano legata ai miti di Ulisse e delle Sirene e ancora oggi attrae i numerosissimi visitatori che fanno dei suoi panorami mozzafiato la meta più ambìta.
L'isola è di origine carsica, separata dalla terraferma da uno stretto, e presenta numerosi rilievi fra cui quello di Anacapri che ne è il principale. Il mare da cui emerge è particolarmente profondo, le coste sono aspre, frastagliate e ricchissime di grotte fra le quali la più famosa è la Grotta Azzurra, ma ciò che colpisce di più, a picco nel mare, sono i celebri faraglioni, piccoli isolotti rocciosi dalle forme più variegate, che sembrano emergere dalle acque azzurre e profonde puntati verso il cielo. Il fenomeno del bradisismo, cioè il continuo alzarsi ed abbassarsi delle maree, presente anche nella Grotta Azzurra, fa sì che resti di epoca romana un tempo sulla terraferma, ora quasi del tutto sommersi, si possano vedere spuntare dall'acqua.

AMALFI
Amalfi è un comune di circa 5.450 abitanti che si trova in Campania, in provincia di Salerno.
Posto nel cuore della Costiera Amalfitana, Amalfi è stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 1997.
Le origini del borgo sono molto antiche e la sua fondazione risale al periodo della dominazione romana.
Durante la sua millenaria storia, Amalfi è stata una delle celebri Repubbliche Marinare che si contendevano il controllo del mediterraneo.
L'economia di Amalfi legata principalmente al turismo balneare ed al turismo culturale.
Sant'Andrea Apostolo, festeggiato il 30 novembre, è il patrono di Amalfi.

SORRENTO
L'ospitalità a Sorrento
Sorrento è una cittadina incantevole, a picco sul Golfo di Napoli e sulle sue cristalline acque.
Ambita e rinomata località turistica sin dai tempi del Grand Tour, Sorrento vanta una antica cultura dell'ospitalità: accogliere i visitatori, regalare loro una vacanza memorabile è la mission della popolazione
della Penisola Sorrentina.
In virtù del gran numero di visitatori che ogni anno la sceglie come meta delle proprie vacanze, Sorrento offre una vasta scelta di alberghi e hotel ma anche bar, caffetterie, numerosi negozi per lo shopping e deliziosi ristoranti per degustare le prelibatezze della gastronomia partenopea.
Sorrento e la Penisola Sorrentina godono di un clima mite, di tipo mediterraneo, e offrono anche in inverno tiepide giornate di sole che rendono piacevolissima la permanenza dei visitatori.
Ma per godere di sole, mare, profumi e colori della Terra delle Sirene il periodo migliore è certamente la vivace estate o la calda primavera, stagione più tranquilla e meno affollata.
Che stiate cercando una vacanza per la vostra famiglia, una vacanza romantica, culturale o alla scoperta della natura, Sorrento e la Penisola Sorrentina riusciranno ad esaudire certamente le vostre esigenze.

NAPOLI
In principio era Partenope, la mitica sirena dal canto ammaliatore che attirava a sé i naviganti in transito nel golfo. A distanza di 2500 anni Napoli è ancora una città che attrae per la sua straordinaria capacità di seduzione, per il fascino dei suoi paesaggi e l'alchimia di culture diverse che ne hanno accompagnato la storia. Una stratificazione che inizia dalla fondazione greca nel VII secolo a.C. per abbracciare poi le maggiori civiltà di ogni periodo storico, che ne delineano i mille volti; Napoli è greca, romana, bizantina, normanna, sveva, francese, austriaca, spagnola, ma è soprattutto mediterranea, terra del mito che ha ispirato poeti e artisti di ogni genere. Il suo tessuto urbano è un libro aperto, un compendio di storia ed arte intrecciate sullo scenario di chiese gotiche e romaniche, di decumani, di castelli, di mura greche che si affacciano ancora tra gli edifici dell'età barocca, dove il passato prossimo e remoto si mescolano in un'osmosi continua che si avverte chiara nelle sovrapposizioni degli spazi archeologici e nelle impossibili architetture del suo sottosuolo. Non a caso buona parte della città è stata dichiarata dall'UNESCO "Patrimonio dell'Umanità".