“Dal Don al Mar Nero, una grandavventura 1”, la nota di un organizzatore
di Cinzia e Piero Marenco
Benvenuti a tutti nel sito internet dedicato al viaggio in Ucraina e Russia dell'estate 2005
Per il terzo anno consecutivo il Camper Club La Granda ha proposto un viaggio nuovo all'est, in Ucraina ed in Russia.
Questi i numeri, erano presenti 22 camper, 52 persone, abbiamo percorso in 22 giorni circa 3800 Km, è stato un viaggio che aveva in se due aspetti:
- turistico
visitare la bella capitale Ucraina, Kiev, percorrere una parte della sterminata steppa, terra dei Cosacchi, entrare nel Sud della Russia attraversando la regione autonoma del Krasnodar, per mezzo di un traghetto rientrare in Ucraina in Crimea per l'ultima parte del viaggio dedicato alla visita della bellissima penisola che da anni è considerata il punto di arrivo di molti popoli dell'ex Unione Sovietica (Bielorussi, Ucraini Russi ecc) per le ferie di mare.
- la memoria
ricordare quanto successe ai nostri soldati sessanta anni fa ripercorrendo con i nostri mezzi (in senso opposto rispetto la loro ritirata) le strade e i luoghi che sono state testimoni del tragico evento della nostra guerra del Don di circa sessanta anni fa.
Non sono mancate le emozioni, di gioia, ma anche di commozione nel ricordare i nostri caduti in quelle lontane terre e gli incontri con persone particolari del popolo Russo che non dimenticheremo mai, il grande Prof.Alim Morozov, amico degli italiani da sempre, il bacio che la Babuska ad Opyt ha dato teneramente a Gian Luigi dicendo "Questo è per tutti gli Italiani" rimarranno per sempre nei nostri cuori.
A fine pagina i link per entrare nelle varie pagine del sito
Abbiamo voluto dedicare al prof. Alim Morozov l'omaggio di questa composizione, mentre sta firmando con dedica la nostra bandiera, appena sotto la dedica firmata da Mario Rigoni Stern, il grande scrittore italiano reduce della guerra del Don e carissimo amico di Alim che avevamo incontrato la scorsa primavera e che ci formulò i suoi auguri per questo viaggio. Di lui ricordiamo quanto ci disse a voce:
… nella steppa, tra la neve, vicino o dentro le isbe… ovunque.. ovunque andrete lungo il vostro viaggio nella zona tra Charkov ed il Don in ogni isba, in ogni villaggio, in ogni angolo ci saranno degli alpini morti! Portate rispetto, Ricordatevelo!
Noi ci siamo ricordati di queste parole ed insieme ad Alim abbiamo onorato al meglio la memoria dei nostri tanti connazionali che non sono più tornati.
Di Alim ricordiamo la sua grande umanità, il suo sorriso, la sua voglia di stare con noi, con quegli "italianski" che aveva imparato a conoscere ed ad amare da quando aveva 10 anni.
Non abbiamo avuto problemi di nessun genere, ne a noi, ne ai nostri camper, abbiamo sempre viaggiato e parcheggiato i nostri mezzi in assoluta sicurezza.
Molto commovente è toccante è stato l'incontro con il Prof. Alim Morosov a Rossosch che ci ha seguito nei tre giorni sul Don, abbiamo percorso prima con il camper sino a Rossosch (base dell'ARMIR italiana) le strade della ritirata, poi con piccoli pulmini ci siamo portati proprio sulle anse del placido Don, abbiamo reso omaggio ai nostri caduti ai vari cippi che sono stati eretti sul luogo depositando un mazzo di fiori tricolori raccogliendoci in silenzio, particolarmente sentita è stata la cerimonia che abbiamo fatto a Nikolajwka al cippo che ricorda i tanti morti di quella battaglia dove la Tridentina in una cruenta battaglia aprì la strada della salvezza a tutti quanti dal Don erano riusciti a giungere sino in quella zona.
Abbiamo donato loro oltre il mazzo di fiori tricolori, i simboli di quei giorni, un pezzo di pane per ricordare che loro nella neve e nel freddo dell'inverno russo non avevano nulla o poco da mangiare, abbiamo donato una bottiglia di vino, simbolo di noi italiani e degli alpini, abbiamo donato due calzettoni di lana a ricordo di tutti quanti in quei giorni terribili non ne avevano, abbiamo per ultimo lasciato del ghiaccio, l'elemento che nella ritirata, più delle pallottole ha decimato i nostri soldati.
Abbiamo terminato la cerimonia con un suggestivo e commovente canto intonato dalla bravissima Ludovica che ha commosso in modo profondo tutti i partecipanti.
Per quanto riguarda il teatro della guerra abbiamo visitato Nikolajwka, Valujki, Rossosch che era sede delle tre divisioni alpine (Tridentina, Julia, Cuneense) con il suo Museo degli Alpini con due sale dedicate agli italiani, abbiamo visitato Novaya Kalitva, Postojali, ecc, abbiamo parlato con persone del posto che ricordano ancora i nostri soldati, persone oggi 70-75 enni che con ampi gesti e grandi sorrisi ci hanno parlato bene degli Italianski, ci hanno detto che hanno spesso offerto loro quel poco che avevano e che i nostri soldati con loro si erano sempre comportati bene.
Molto significativa la targa presente sul monumento che gli alpini italiani hanno eretto a Rossosch davanti all'Asilo che hanno costruito per i bambini Russi chiamata da loro stessi "La casa del sorriso" e che riporta quanto segue:
"Da un tragico passato, un presente di amicizia, per un futuro di fraterna collaborazione"
Nella parte turistica abbiamo visitato la bellissima capitale dell'Ucraina, Kiev una delle 12 città eroiche della seconda guerra mondiale per via della sua resistenza all'invasione nazista, abbiamo visitato nella capitale dei cosacchi del Don, Novokerkask l'interessantissimo Museo dei Cosacchi e la stupenda Cattedrale che è stata teatro di una nostra sfilata nella sua piazza con tanto di foto ufficiali con il consenso della polizia locale, abbiamo visitato a Temriuk il Museo della guerra, abbiamo visitato a Kerch l'antica Colonia Micenea, il Kurgan dello Zar e la cittadina facente parte anch'essa delle 12 città eroiche, abbiamo visitato a Sudak l'imponente Forte Genovese che domina dall'alto la cittadina, abbiamo visitato la residenza del Khan di Crimea, stupendo palazzo monumento dell'architettura orientale, in tre giorni intensi abbiamo visitato i luoghi simbolo della Crimea, Yalta, Livadia con il palazzo Livadiyski dove si tenne la conferenza dei capi di America-Inghilterra e Russia ed ex residenza dell'Imperatore Nicola II, il Palazzo Voronzovski, il giardino botanico Nikitski, abbiamo visitato la città di Sebastopoli, l'antica colonia greca di Khersones con la visita al Duomo di Vladimir che cristianizzò il mondo slavo, abbiamo visitato Balaklava teatro della guerra di Crimea del 1853 ed un cippo eretto alla guarnigione sarda che in quei luoghi combattè, abbiamo visitato Odessa, la sua famosa scalinata Potemkin ecc.
Nella lontana provincia Russa del Sud non sono mancati episodi simpatici e che ci hanno fatto riflettere. Ci siamo fermati per la pausa pranzo nella piazza di un piccolo paese, dopo poco sono venuti tutti gli abitanti a farci visita, a chiedere chi fossimo, compreso il Sindaco del paese. Dopo aver detto loro il motivo del nostro viaggio in Russia ci hanno detto che è un onore averci ospiti nella loro piccola citttà e che erano i primi turisti occidentali che vedevano. Abbiamo dato piccole cose (gadget vari e prodotti alimentari) ai ragazzini presenti, loro dopo poco tempo hanno ricambiato il nostro omaggio con larghi sorrisi e ci hanno offerto alcuni dei sacchettini con caramelle e zollette di zucchero, alcuni con dei piatti contenenti delle mele che avevano appena raccolto.
Sul mio camper sono salite due signore che mi hanno omaggiato una piccola bottiglietta di Vodka ed un sacchettino contenente due pomodori, un zucchino e due cetrioli.
Ho chiesto loro il motivo di questo omaggio e mi hanno detto con un sorriso smagliante che erano contentissime in quanto noi eravamo i primi turisti europei che sostavamo da loro ed ancor più perche siete "Italinski".
Ho ringraziato ed ho donato loro due bottiglie di ottimo vino italaino che hanno sicuramente gradito.
Episodi come questi ci hanno fatto capire come ancora oggi in quei luoghi esistano quei valori che nel nostro mondo si sono di molto affievoliti, che sono la spontaneità, la voglia di amicizia, la sincerità nell'incontrare persone giunte da lontano.
Con i sorrisi, con i pochi prodotti della loro terra donatici ci hanno accolto nel migliore dei modi sorprendendoci per questo loro modo di essere.
Sono state giornate intense, ma come si potrà vedere dal reportage fotografico che segue nelle pagine del sito dedicate alla fotografia, abbiamo veramente "toccato con mano" molti aspetti della realtà di quei luoghi, questo grazie a quel meraviglioso mezzo che è il camper ed allo spirito di Pleinair che fa parte del DNA di ogni camperista.
Il sito internet creato per questo tour (con molto materiale fornito dai partecipanti) sta a testimoniare con fotografie, racconti di viaggio, commenti, pensierini, diario di bordo, cucina Ucraina, ecc. la storia dei nostri 22 giorni, scorrendo le pagine si avrà l'impressione di tornare indietro nel tempo e di rivivere le splendide giornate trascorse in terra russa.
Un ringraziamento alle famiglie che mi hanno dato una mano in vari momenti del viaggio e che sono indicate nella pagina del "Gruppo".
Un sentito e sincero grazie, da parte mia e di Cinzia, a tutti i partecipanti per la loro collaborazione e la serenità dimostrata durante lo svolgimento del tour.
Risultati come quelli ottenuti da noi tutti sono possibili per una somma di motivi (anche un po' di fortuna che non guasta mai), ma tra i quali ha avuto certamente importanza la serietà dimostrata e lo spirito di gruppo che è prevalso in parecchie occasioni.
Buona navigazione a tutti
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