Montagnana

CAMPER CLUB LA GRANDA SEZIONE "TRIVENETO"
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI MONTAGNANA (PD)
INVITA TUTTI AL RADUNO DEL PALIO DEI 10 COMUNI
DAL 31 AGOSTO AL 2 SETTEMBRE 2012

 Palio dei 10 Comuni

Il Palio è una rievocazione storica del 1366 con cui si vuol festeggiare la caduta del tiranno Ezzelino da Romano. Oltre 1000 figuranti, con i costumi tipici del periodo. Ci sono i gruppi dei popolani, dei sacerdoti, ordini religiosi, nobili, pescatori, ecc. Una corteo storico davvero indimenticabile di oltre un'ora, intervallato da spettacoli e figure dei vari gruppi di sbandieratori. Uno dei momenti più suggestivi del Palio di Montagnana è senza dubbio la sfilata storica attraverso le vie della città in festa. Sarà possibile incontrare per le vie della città gruppi caratteristici dell'epoca: dal Clero ai Nobili, dai Carraresi, ai Popolani, dalle Meretrici agli Armigeri e ai Pedemontani. Non mancano neppure "figure" tipiche dell'epoca: dal Condannato al Vescovo, dal Boia ed Ezzelino stesso.
La corsa del Palio Dieci fantini, cavalcando "a pelo", portano alla sfida i colori dei 10 Comuni. E' l'apice della festa, è la manifestazione che domina su tutte che richiama sentimenti e sensazioni mai sopite. Il “Palio” era una tra le più tipiche feste italiane in epoca medioevale: si trattava della più diffusa manifestazione popolare con cui si festeggiava un avvenimento particolarmente significativo per tutta la Comunità e consisteva, per la maggior parte, in una corsa di cavalli.
La corsa dei gonfaloni Nell'intervallo tra le prime due corse del Palio si svolge la "Gara dei Gonfaloni". La corsa dei Gonfalonieri dei 10 Comuni si svolge sullo stesso percorso dei cavalli: una prova terribile, una fatica immane, che vede gli uomini correre per circa 700 metri innalzando i gonfaloni come vele al vento. Ciascun Gonfalone misura cm 80 per 1,60 meri, cui si deve aggiungere il peso dell'asta che lo sostiene.
La "Tenzone della Sculdascia" è il torneo tra i 10 Comuni del Montagnanese nelle prove di destrezza e forza nelle prove del tiro con l'arco, tiro alla fune e braccio di ferro.

L’incendio della Rocca degli Alberi. "I vivi invidieranno i morti": con queste turpi parole lo sconfitto Ezzelino dichiara la propria vendetta alle nostre genti, ed infatti, nottetempo, ritorna in questi luoghi e, per dar sfogo alla sua implacabile rabbia, incendia la città murata e tutti i dintorni.

Immagini dal raduno di Montagnana