CAMPER CLUB LA GRANDA
LA GRANDA PORTOGALLO 1
DAL 16 APRILE AL 3 MAGGIO 2012
Benvenuti a tutti nelle pagine del sito internet dedicato al viaggio in camper in Portogallo organizzato dall’agenzia "V come Viaggio" per gli iscritti al Camper Club La Granda dal 16 aprile al 3 maggio 2012
Portogallo: luoghi d’arte, di storia seguendo tradizioni e leggende incantate, da vivere, cullati dalla dolce e malinconica melodia del fado.
Le coordinate G.P.S., segnalate sul sito del Club, hanno condotto tutti e 26 gli equipaggi al punto esatto dell’incontro da cui, entro poche ore, prenderà il via la nuova avventura “la Granda Portogallo 1” : Campeggio Camino de Santiago - Viladangos del Paramo - Leon.
E’ proprio la splendida città di Leon ad accoglierci, facendo mostra dei suoi tesori più preziosi, tra cui la cattedrale dalle spettacolari vetrate, casa Gaudì e non ultimo l’imponente Parador San Marcos, location unica e impareggiabile per la “prima cena” dei 51 camperisti in rotta verso il Portogallo.
Il percorso che dalla Spagna porta direttamente in terra portoghese, ci fa scoprire il fascino di questa regione - Parco Naturale del Montesinho -, che si percepisce transitando lentamente tra le vie dei paesi, composti da una manciata di case dai tetti di ardesia, che raccontano la storia di territori abitati ormai da poche persone, che caparbiamente mantengono salde le tradizioni di una vita, avvezze al lavoro manuale duro, senza le comodità dei moderni strumenti. E’ gente schietta, umile e ospitale che guarda con simpatia la nostra lunga carovana transitare attraverso le strade delimitate dall’imponente fioritura di siepi di erica dal colore rosso- violaceo, in netto contrasto con il verde dei prati.
Ecco una prima sosta al minuscolo Rio de Onor: 70 abitanti e 51 visitatori italiani, diviso tra Spagna e Portogallo da un “ rio “ e dal suo ponte, da culture e tradizioni diverse, ma simili e compatibili tra loro.
Si prosegue per Vinhais, patria del vino verde - vinhos verdes - per giungere al forte di San Francisco di Chaves, mentre percorriamo una strada dalle fioriture di mille colori, e dalle innumerevoli gocce d’acqua che picchiettano senza sosta i tetti dei mezzi!
Il Parco Nacionale di Peneda Geres, attraverso la strada de Peneda, - sforando nella Galizia spagnola - tra curve, tornanti che celano fino all’ultimo momento uno spettacolo dalle innumerevoli sfaccettature della natura, cascate impetuose, alberi frondosi, arbusti, siepi, fiori di ogni tipo e colore, ci conduce ai 60 granai - espigueiros - di Lindoso.
Poi via diretti verso il Monastero del Bom Jesus, che raggiungiamo tramite una rumorosa funicolare, poi il monastero di Santa Maria Da Vitoria di Batalha, che ci attende fiero nella sua spettacolarità anche sotto la pioggia a dirotto, e il monastero cistercense di Alcobaca, semplice, privo di fronzoli, maestoso, e…illuminato dal sole!
Anche a Porto c’è il sole, tiepido ma costante che ci accompagna tra le vie piene di un fascino un po’ antico e romantico, fino ad arrivare sulle rive del Douro a Vila Nova de Gaia all’assaggio del “ vinho do Porto”!
Neppure in Portogallo poteva mancare…Venezia…ed eccoci nelle… gondole….nei “moliceiros “, delle barche a forma di mezza luna con la prua decorata a motivi diversi, che scivolano lungo i canali guidate dalle possenti braccia dei rematori.
La giornata dal sole splendente è stata quella dedicata a Cabo Mondego: uno spettacolo nello spettacolo, l’oceano s’insinua nelle rocce con spruzzi bianchi che si vaporizzano nell’aria, i fiori dagli intensi colori e dal fusto che accarezza il terreno, corrono lungo le falesie, si affacciano sul precipizio, fino a lasciar intravvedere i nidi delle cicogne. Il rientro alla città è segnato dalla visita a Coimbra, alla sua antica Università tra gli studenti in divisa e al sito romano di Conimbriga, per avvicinarci poi nel silenzio religioso e coinvolgente di Fatima, da cui ci sposteremo per raggiungere Nazarè. Dall’alto del roccione di Sitio, il nostro sguardo domina tutta la meravigliosa spiaggia…e anche oggi il sole ci ha fatto compagnia!
Ma non cantiamo vittoria, Obidos cittadina medioevale, chiusa da una cinta muraria e con le case decorate di verde, giallo, blu e rosso, ci accoglie …con la pioggia a scrosci, che non ci impedisce di percorrere tutte le sue deliziose…due strade!!! Nulla cambia al Cabo Carvoeiro, cioè dei corvi, l’oceano è impetuoso, la pioggia non scherza e la nebbia completa il tutto….. lo spettacolo unico è degno di essere immortalato nelle macchine fotografiche, come alla “fortaleza” di Peniche con le onde che sbattono con forza contro la muraglia di protezione! La fortuna ci assiste al momento di entrare in quello scrigno ricco di storia che è la città di Sintra e un tiepido sole ci segue fino a Cabo de Rocha “ ponto onde a terra se acaba e o mar começa”, per favorire la foto di gruppo con la certificazione, con tanto di ceralacca, a testimonianza del nostro passaggio.
Lisboa…affascinante in ogni suo angolo, dalla città vecchia, al Barrio dove abbiamo ascoltato lo struggente canto del fado, al monastero dos Jeronimos e alla Torre di Belem… indimenticabile!
Attraverso i 17 km del ponte di Vasco de Gama ci muoviamo in direzione di Arraiolos, paese minuscolo, celebre per le sue “fabriga dos tappetos “ dove, in tutte le case, si confezionano tappeti unici con un punto a croce particolare, fino a raggiungere la roccaforte romana di Evora nell’Alentejo, tra boschi di querce da sughero, da dove proseguiamo lungo una strada dai dolci rilievi, controllati a vista dalle cicogne appollaiate sui pali della luce.
Incontriamo ancora, sul nostro percorso prestabilito, con la quanto mai gradita luce del sole, Ponta do Sagres, con il monumento a Vasco de Gama e i ragazzini festanti attorno ai nostri camper, poi Villanova de Milfontes a picco sull’Oceano mentre l’equipaggio nr.1 procura il celebre e profumato pane della zona per tutto il gruppo, Cabo Sardao con una discesa ardita ma fantastica verso gli spruzzi di un oceano dal colore blu intenso, e Cabo San Vincente, battuto dal vento, con il fantasioso baracchino che vende “l’ultimo Wurstel prima dell’America”.
Così si arriva pian piano agli ultimi scampoli di viaggio: ci aspetta Monchique che domina dall’alto l’Algarve dove sorge la bianca cappella di “Nossa Senora da Rocha” costruita sulla punta estrema della falesia che sembra precipitare nelle acque dell’Atlantico. Per finire saliamo sullo sferragliante trenino che da Pedras del Rei ci conduce direttamente sulla spiaggia do Barril attraverso una laguna piena di profumi di liquirizia, di mare, di sale, dove dei simpatici “osti” hanno improvvisato un ottimo pranzo per i coraggiosi che si sono avventurati su quel percorso!
Termina qui l’avventura, Giove pluvio – che ha chiesto anche rinforzi in famiglia - non ci ha dato tregua, ma il nostro essere camperisti gli ha procurato un bel po’ di filo da torcere…, non ci siamo mai arresi e fino all’ultimo kilometro siamo andati diretti e spediti per la nostra strada!
Ringraziamo i nostri collaboratori più stretti che si sono impegnati nel loro ruolo con molta disponibilità verso tutto il gruppo: equipaggio n°2 fam. Salvaterra, sempre pronti a “dare una mano”.
Equipaggio n° 3 fam. D’Aloè, cineoperatori dedicati al loro compito.
Equipaggio n° 14. fam Tiberini, pronti e precisi a metà colonna nel ripetere le disposizioni.
Equipaggio n° 26 fam. Scala, la nostra “scopa”, sempre garbati nel richiamare gli autisti a “compattare”e nel raccogliere e controllare tutti gli equipaggi!
Un particolare ringraziamento è dovuto alla fam. Bertazzi per gli innumerevoli e suggestivi “click” e alle famiglie Piccone, Casarotti e Rui per l’assistenza sanitaria e tecnica prodigata in molte occasioni.
Non scordiamo di ringraziare calorosamente i vecchi amici che ci hanno seguiti in una nuova avventura, e le new–entry, che si sono unite per la prima volta a questa speciale carovana.
Di ogni famiglia conserviamo un ricordo, un aneddoto, che ci arricchisce di valore umano e di nuove esperienze.
Arrivederci alla prossima…. “AVVENTURA, ”!
Vitto e Nirvana Carion - Coordinatori del Camper Club la Granda -
IL GRUPPO
Era composto da 26 equipaggi e che ringraziamo, dalle pagine di questo sito, per la collaborazione che hanno dimostrato per la buona riuscita del viaggio.
Un particolare ringraziamento va rivolto a quelle famiglie che hanno impegnato parte del loro tempo durante il viaggio rendendosi utili all'organizzazione e alla gestione interna del gruppo.
ATTESTATO RICEVUTO DA TUTTI GLI EQUIPAGGI DEL GRUPPO A CABO DA ROCA
Dietro di me, l’Europa. Dinnanzi a me, il mare. L’Oceano. L’Atlantico. Quello stesso le cui onde vanno a bagnare le coste americane. Sensazione di silenzio e potenza. È Cabo da Roca.
Portogallo. Nella frazione di Colares (comune di Sinora, distretto di Lisbona), a centoquaranta metri sul livello del mare, sorge Cabo da Roca. E di questo posto non esiste miglior definizione di quella data dal più grande poeta portoghese, l’Omero (o il Dante) lusitano, Luís Vaz de Camões (15244-1580).
“Aqui… Onde a terra se acaba e o mar começa…”, “Qui… dove la terra finisce e il mare comincia”.
La frase è stata anche incisa sulla lapide del monumento in pietra che ricorda a tutti che questo è il punto più occidentale di tutta Europa. Sempre sulla medesima tavola votiva, sono incise anche le coordinate:
38° 47' latitude Nordte. 9° 30' longitude Oeste.
Altre pagine del viaggio
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