Consigli pratici - varie

E' Inverno per le piante di appartamento

08.12.2015

E’ inverno, e le nostre piante da appartamento?"
di Cinzia Porata


Impariamo a difendere le nostre piante dai pericoli della stagione fredda
A noi pare che i 22/24 gradi delle nostre camere siano salutari alle piante dette "da appartamento" perché quasi tutte queste specie sono coltivate in serre calde, ma non consideriamo che oltre al calore dobbiamo assicurare loro anche l'umidità adatta e molti altri fattori essenziali alla loro vita quali la luce, la pulizia delle foglie, un adeguato ricambio idrico, la protezione dalle correnti d'aria e dagli attacchi dei parassiti, sia animali che vegetali. Le piante, come tutti gli esseri viventi, amano la compagnia: anche dell'uomo, ma essenzialmente degli esemplari della stessa o di altra specie che abbiano in comune latitudine d'origine e abitudini biologiche.
I nostri insuccessi con le piante da appartamento sono dovuti, quasi sempre, alla nostra scarsa sensibilità ambientale, più che alla mancanza di "pollice verde", e vorrei quindi suggerire alcune cure speciali che assicureranno alle nostre "amiche verdi" la gioia di vivere anche nelle nostre case.
Riunite le piante in gruppi dalle stesse caratteristiche e necessità, cercate per loro il punto più luminoso della camera per sfruttare interamente la luce diurna che in inverno, specialmente in città, non è abbondante. Nel Nord Europa i davanzali delle finestre sono quasi sempre trasformati in deliziose minuscole serre. Anzi si trovano in commercio vasche piccole e poco costose fornite di materiale inerte in cui affossare i vasi, riserva d'acqua, termometro, igrometro e persino rami di tronchetti cui fare arrampicare le piante.
L’innaffiatura deve essere dosata in rapporto alla temperatura e all'umidità dell'ambiente, e senza scadenze fisse ma tutte le volte che la pianta lo esige e lo fa chiaramente capire con le foglie prive di nerbo e la terra divenuta polverosa e secca, deve essere abbondante, tanto più se i vasi sono affondati o appoggiati su sabbia, pomice, vermiculite, torba, ghiaia, materiali che raccolgono l'eccesso di acqua e la restituiscono sotto forma di vapore, lentamente, costituendo un salutare alone di umidità intorno alle piante. Alcune, a foglia sottile, tutte le felci, le più casalinghe, gradiscono molto docce leggere con acqua a temperatura ambiente, atomizzata. Questa operazione può essere eseguita sul posto, con qualche semplice accorgimento, senza timore di sciupare il pavimento e i mobili circostanti. Le piante fiorite e alcune specie più delicate, o coltivate in terreno leggerissimo, preferiscono essere innaffiate per immersione, che è anche utile quando non si possa dedicare molto tempo alla cura delle piante. Attraverso il poroso vaso di coltivazione, immerso fino a due dita dal bordo in acqua a temperatura ambiente le radici della pianta vengono presto a contatto con l'umidità e, per osmosi, la terra succhia tutta l'acqua che può contenere, non una goccia di più; questo metodo soddisfa le esigenze della pianta per circa una settimana.
La temperatura dell’ambiente nel quale sono ubicate le piante dovrebbe essere di 23-24 gradi se accompagnati dalla necessaria umidità. In caso contrario l'aria secca le farà seccare in poco tempo, anche se innaffiate abbondantemente. Per mantenere l'equilibrio radici-foglie, assorbimento-evaporazione occorre un ambiente opportunamente preparato, che sarà salutare anche per l'uomo che vi abita.
Oltre alla secchezza, le piante patiscono il fumo, la troppa umidità, il ristagno e le correnti d'aria, la polvere. Tenetele lontane dalle prese di aria condizionata, dalle finestre aperte in inverno, e dalle sigarette. Per rimuovere la polvere, operazione necessaria almeno una volta alla settimana per consentire la respirazione attraverso gli stomi fogliari, vanno benissimo vecchi guanti di lana. Strofinate delicatamente fra le dita, le foglie ritorneranno lucide e pulite senza l'aiuto di sostanze estranee che potrebbero provocare l'asfissia della pianta.
In caso di problemi più seri i trattamenti devono essere fatti al primo insorgere di sofferenza o al primo comparire del parassita. Esistono, per le cure del caso, innumerevoli prodotti in commercio. Ricordo di usare concentrazioni leggermente inferiori a quelle indicate e di ripetere più volte il trattamento alla distanza di un paio di giorni. E opportuno, in ogni caso, scegliere medicamenti non tossici, anche se un po' meno drastici.
Le piante da appartamento, in inverno, non devono essere concimate proprio in ossequio alle disposizioni della natura che le vorrebbe in riposo. All'inizio della primavera, invece, quando la luce si fa più viva e la linfa incomincia a correre nuovamente nei vegetali, è utile somministrare due volte al mese, dapprima, e una volta la settimana, poi, dei concimi completi liquidi.
Se non si dispone di un locale chiuso per riporre queste piante, le potete addossare alla parete più calda e soleggiata del terrazzo e nasconderle sotto un telo di plastica trasparente teso fra la parete e il suolo come fosse una tenda. Questo riparo rudimentale può essere perfezionato fino alla copertura con serre mobili in vetro e in plastica, facilmente reperibili in commercio. Ricordo, però, di dare aria alle nostre piante e di bagnarle di quando in quando leggermente nelle ore di sole.
Questi pochi consigli, per le nostre piante da appartamento, spero vi possano servire per ottenere dalla vostra passione, il miglior risultato possibile.