Salute

L'alimentazione invernale

08.12.2015

"L'alimentazione invernale "
di Cinzia Porata


Le lunghe e assolate giornate estive lasciano il posto a quelle uggiose e nebbiose autunnali, seguite a loro volta da giornate con rigide temperature invernali. E come accade per l’abbigliamento che cambia con il variare delle stagioni, anche l’alimentazione subisce cambiamenti e specialmente in questo periodo si tende a seguire un regime alimentare che ci regala molte più concessioni che non nelle stagioni più calde.
Per compensare il freddo il nostro corpo deve avere delle riserve energetiche consistenti. In inverno per poter sostenere il ritmo di vita a cui siamo abituati consumiamo più energia di conseguenza dobbiamo compensare questa richiesta da parte del nostro organismo introducendo delle sostanze, gli alimenti, dalla cui utilizzazione si ricava energia. Questa energia serve al nostro organismo per far lavorare tutti i nostri apparati, per esercitare attività fisiche e per mantenere costante la temperatura intorno ai 37 °C. altrimenti tutte le reazioni chimiche che vi si svolgono verrebbero a risentirne. Vivendo nella stagione invernale in un ambiente a temperatura variabile, e quasi sempre inferiore ai 37°C, finiamo per perdere calore continuamente e la temperatura corporea tende ad abbassarsi.
Il rifornimento di energia è assicurato pertanto dal cibo, ma attenzione!!! non è vero che bisogna mangiare molto di più. Infatti le calorie introdotte attraverso l’alimentazione servono non tanto a fornire calore, quanto a produrre energia. E quelle assunte in sovrabbondanza vengono convertite dal nostro organismo in grassi, in inverno come in ogni altra stagione dell’anno.
L’inverno accresce effettivamente il bisogno di calore da parte dell’organismo, ma è anche vero che molto spesso, in questa stagione, si riduce notevolmente l’attività fisica e la vita rispetto l’estate è più sedentaria, si ha la tendenza a stare nel tepore della nostra casa anziché esporci al freddo di conseguenza si cammina molto meno.
D’inverno l’apporto complessivo di grassi deve essere lo stesso delle altre stagioni, cioè il 25-30 per cento del fabbisogno calorico giornaliero. Anziché dai grassi, l’energia che ci occorre deve essere fornita essenzialmente da carboidrati come pasta, pane e cereali, che sono meno calorici dei grassi (circa quattro calorie per grammo, contro le nove dei grassi).
Complessivamente, il consumo calorico nella stagione fredda aumenta non più del dieci per cento, e bisogna tenerlo presente per determinare l’esatta quantità di calorie da introdurre senza eccedere. E’ meglio scegliere cibi caldi, preferibilmente di consistenza liquida, in quanto i liquidi trattengono il calore più a lungo delle sostanze solide, inoltre cucinare cibi freddi o consumare grandi quantità di cibi crudi in inverno significherebbe indebolire l’organismo.
Molto bene quindi alle minestre e alle zuppe a base di verdure, legumi e riso, che scaldano di più che un piatto di pasta. Patate e cipolle, lessate insieme e gustate in insalata, sono fonte di vitamine, sali minerali e amidi, e possono accompagnare carni bianche e rosse, oltre al pesce. Cavolfiori, cavolini di Bruxelles e broccoli non dovrebbero mai mancare sulla tavola invernale: sono infatti molto utili nella prevenzione dei tumori.
Durante la giornata è consigliabile bere dei decotti e infusi caldi.
E’ fondamentale alimentarsi con frutta e verdura, perchè sono cibi che, senza fornire calorie, contengono rilevanti quantità di sali minerali e vitamine, necessari per accrescere le nostre difese organiche di fronte all’attacco da parte di batteri e virus.
Fra queste sostanze, un ruolo importantissimo ha la vitamina C, spesso, usata come supporto per contrastare le malattie da raffreddamento.
Molto ricchi di vitamina C sono gli agrumi in genere. Si può scegliere se assumerli in spremute o consumarli interi. La vitamina C ha un elevato potere antiossidante ed è utile contro i tumori allo stomaco.
Se capita di assumere antibiotici a causa di un’influenza, dobbiamo necessariamente reintegrare la flora batterica dell’intestino con yogurt e frutta fresca.
Altra vitamina molto importante in inverno, oltre la vitamina C, è la D in quanto con meno insolazione l’apporto di energia solare che serve per produrre la vitamina D viene notevolmente ridotta. In che cibi si può trovare questa vitamina? Nel latte, ma bisognerebbe berne 4 bicchieri al giorno per assumere la quantità vitaminica sufficiente. E la vitamina D non è contenuta in altre risorse di calcio come i formaggi o lo yogurt. La risposta a tale carenza? Un integratore alimentare multivitaminico/minerale costituisce un ottimo modo di aiutare il nostro sistema immunitario.
E’ fondamentale che anche durante la stagione fredda, come in ogni periodo dell’anno, l’alimentazione sia variata e basata soprattutto sui prodotti di stagione, che dovrebbero assicurare il maggior apporto di vitamine e minerali, presenti nei vegetali arrivati a giusta maturazione.