Tempo di feste "Natale"

Capodanno

08.12.2015

Capodanno    
di Cinzia Porata


Delle feste natalizie, Capodanno è la festa tradizionalmente legata alle tradizioni ed alle
superstizioni.
E’ la notte in cui possiamo dar libero sfogo alle antiche credenze, circondarci di tutti gli  amuleti che conosciamo, abbandonarci agli scongiuri e alle superstizioni. Per salutare l'anno  vecchio che se ne va e per festeggiare i 12 nuovi mesi che arrivano, ci sono tante tradizioni,  che ormai si tramandano da anni e fra tutte le cose belle che l'uomo vorrebbe dal nuovo anno   (salute, successo, tempo favorevole, viaggi avventurosi, un lavoro interessante, speranza,  fortuna, abbondanza, serenità...) due sono quelle che hanno maggior peso sulla bilancia delle  aspirazioni: il denaro e l'amore ed egli affida ingenuamente la loro realizzazione al potere dei   “portabuono”, piccoli gesti e riti scaramantici che strizzano l'occhio alla fortuna.
Si dice che porta denaro, pranzare a Capodanno con lenticchie, riso, ed altre cose minute. Che  cenone sarebbe, se non ci fossero le lenticchie? Da Nord a Sud dell’Italia su ogni tavola arriva  un piatto ricco di piccoli legumi che simboleggiano come già detto l'abbondanza ed il denaro.  Ogni lenticchia è una moneta, quindi più ne mangeremo e più soldi avremo!
Pure lo Zampone e il cotechino sono divenute il simbolo dell'abbondanza. Alimentarsi con queste  due pietanze a Capodanno promette un anno ricco e fortunato.
Anche l’uva porta bene infatti un antico proverbio dice "chi mangia l'uva a Capodanno conta i  quattrini tutto l'anno".
Nessuno sa resistere, per esempio, all'acquisto di un bel mazzo di vischio da appendere in casa.  La notte di Capodanno appendere del vischio sopra la porta di ingresso ha questo significato:  allontanerà gli spiriti maligni dalla vostra casa, è ritenuto infatti messaggero di buon  augurio.
Il primo dell’anno sarebbe bene non uscire mai di casa con le tasche vuote, ma con qualche  moneta. L'usanza afferma che, così facendo, l'anno appena nato non sarà "magro".
Porta amore, invece, il trovare un oggetto (moneta, anello od altro) nella propria fetta di  dolce.
Alla festività del Capodanno fa capo anche la metereologia popolare, per le previsioni  sull'andamento di tutti i 12 mesi dell'anno; si ritiene che dal tempo che farà nei primi dodici  giorni dell'anno si possa prevedere quello che farà nei dodici mesi. si parte infatti  dall’osservazione delle condizioni atmosferiche del primo giorno di gennaio e si tengono in  considerazione quelle di ciascuno dei primi 12 giorni del mese, abbinando ogni singolo giorno ad  un mese.
Ogni regione italiana ha le sue usan¬ze che variano notevolmente: spesso ciò che porta fortuna  in un posto è malefico nell'altro e allora c'è da sperare che chi sovrintende alla distribuzione  della fortuna abbia un'ottima cultura geografica, altrimenti sono guai. Ad esempio in certe  regioni è il colmo del buon augurio imbattersi, il giorno di Capodanno, in un gobbo o in un  frate; in altre è il non plus ultra della iella. In alcune zone si ritiene che il giorno di  Capodanno vada trascorso in assoluto riposo, perché per tutto l'anno non ci si affannerà troppo  per guadagnare, in altre è tutto il contrario e si da inizio a tanti lavori, per assicurarsi la  possibilità di continuarli proficuamente per tutti i dodici mesi.
La fine dell'anno e l'inizio di quello nuovo sono divisi da un attimo, da un sospiro e tutti  attendiamo quell'attimo per staccare due periodi della nostra vita con l'unico mezzo a nostra  disposizione: quello di spostare una data, e questa possibilità ci da un'euforia, un'eccitazione  che trova appagamento in quelle manifestazioni di tradizione antichissima, che vanno sotto il  nome di folklore. Ogni popolo ha il suo e non sempre proprio corrispondente alla sua civiltà,  anzi qualche volta, a giudicare da certi spettacoli mattutini offerti dalle strade delle nostre  città, la mattina del 1° gennaio si dubita che detto popolo ne abbia mai avuta una. Per  allontanare guai, malattie, miseria accumulatesi nell'anno trascorso, il folklore italiano ha la  sua formula infallibile: a mezzanotte del 31 dicembre si deve buttare dalla finestra tutto ciò  che è vecchio, inservibile e rotto (esclusi persone e animali) e siccome solitamente per le  strade ci si transita, non è escluso che l'anno possa incominciare, per un incauto passante, con  una bella gita al pronto soccorso su un'autolettiga e un autista tutti per lui, anche per chi ha  posteggiato la sua auto per strada, spesso il primo dell’anno avrà la sorpresa di trovarla con  qualche danno.
Allo scoccare della mezzanotte, la fatidica mezzanotte, ai cocci rotti, si usa anche spa¬rare e  dar fuoco a mortaretti per cacciare il vecchio anno malandato e salutare il nuovo; la simbolica  guerra ha l'evidente scopo di chiudere un periodo, distruggendolo idealmente e dar vita a uno  nuovo, ha anche il significato di cacciare gli spiriti maligni, e di esprimere allegria:  quest'ultimo significato ha assunto un ruolo prevalente nella coscienza popolare, durante gli  ultimi anni.
Oltre alle previsioni sull'amore, si usa trarre auspici da altri segni, per sapere come sarà il  comportamento del nuovo anno.
In alcuni paesi è d'uso trarre messaggi e oroscopi dalle faville che si sprigionano dal ceppo  che brucia a Capodanno e gli esperti riescono a sapere che cosa accadrà nell'anno. E gli  oroscopi che ci propinano i giornali da dove saranno tratti? Su questi incombe ancora un fitto  mistero.
Insomma, tutto un carosello di tradizioni popolari orbita intorno a questa data in una simpatica  e incoerente confusione di ingenue credenze che svelano l'incerto bambino che si nasconde in  ogni uomo, senza distinzioni di razza, di religione, di storia, un insieme di cose che rivela la  sua paura di fronte all'imprevedibile, al futuro, allo sconosciuto spicchio di vita che si  chiama "anno 20...". Ma infine, ci crediamo davvero o fingiamo di crederci? Propendo per la  seconda ipotesi; è logico che nessuno di noi dà valore a queste superstizioni; cosa potrà mai  fare un ferro di cavallo intrecciato dal pungitopo contro dissesti, infedeltà e malanni? Poco,  credo, molto poco, ma è bello per una volta all’anno lasciarsi andare e credere che si possa  avverare tutto quello che desideriamo.
Auguri sinceri per un fortunato anno nuovo