Attività del Club

Omaggio all’Italia turistica

19.11.2012

Nello scorso mese di febbraio mi sono recato alla fiera B.I.T (borsa internazionale del turismo) che si svolge nel nuovo quartiere fieristico di Rhò nei pressi di Milano.
E’ un evento al quale non manco da molti anni anche perché è veramente una vetrina mondiale del turismo dove sono presenti la quasi totalità delle nazioni mondiali con le loro caratteristiche, le loro usanze, i loro costumi, i loro profumi, le loro tradizioni.
Questo tipo di manifestazione ha la scopo di far conoscere le bellezze del mondo ma per gli addetti al mestiere (agenzie di viaggio, alberghi, compagnie di navigazione ecc), le proprie strutture le proprie offerte, le proprie potenzialità.
Solitamente, anche per praticità, per come sono disposti i vari padiglioni espositivi, il primo da me visitato è sempre quello del “Mondo”, seguito da quello dell’”Europa” per terminare poi in quello “Italiano”, e così ho fatto anche nella scorsa edizione della fiera.
E’ proprio visitando con calma il tutto che alla fine della giornata mentre ritornavo a casa ho fatto alcune riflessioni che voglio esprimere a tutti voi.
Intanto la prima è che il padiglione italiano ha una superficie maggiore rispetto agli altri due padiglioni, in secondo luogo ho trovato in questo padiglione espositivo un numero molto superiore di persone, delle quali moltissime straniere, e per tali intendo dire sia europee sia extra europee.
Soffermandomi molto pigramente agli stand delle varie regioni italiane, metro dopo metro, ho potuto “toccare con mano” tutti aspetti di quello che caratterizza l’Italia e che in genere ci caratterizza nel mondo.
Stand dove oltre al solito materiale pubblicitario esposto alle varie reception, per far conoscere ai visitatori le peculiarità della zona rappresentata, spesso erano presenti dei grandi poster di luoghi magicamente fotografati ed inseriti in un contesto che ne caratterizzava al massimo la loro bellezza. Tutto questo era presente in moltissime nostre regioni.
La seconda riflessione è quella che ogni nostra regione ha in se un patrimonio di bellezze naturali, di bellezze culturali e artistiche che non hanno uguali nel mondo se consideriamo la “piccola” superficie della nostra bella Italia a quella di altre grandi nazioni mondiali. Ogni luogo di tutte le nostre regioni nasconde un patrimonio di storia e di cultura che non ha eguali.
Ho provato ad immedesimarmi in uno dei tanti visitatori del mondo che trovavo all’interno del padiglione Italia, cercando di cogliere in lui dalle sue espressioni e dalla sua voce, mentre indicava con l’indice una nostra meraviglia al suo compagno di fiera, che cosa poteva pensare della nostra nazione.
Credo senza ombra di dubbio, e bastava seguirne l’espressione, che non poteva che provare stupore e meraviglia per tutto ciò.
La terza riflessione che mi sono posto è legata al nostro mondo del turismo PleinAir perché proprio noi camperisti, più di ogni altro turista del mondo, abbiamo la possibilità di penetrare nell’angolo più recondito della nostra Italia ed ammirare tutto quanto i nostri antenati hanno lasciato.
Questo lo scopriamo ogni domenica durante i nostri raduni, spesso si parte per una città o cittadina proposta dall’organizzazione per un fine settimana, senza conoscere i luoghi che ci ospitano e sempre ci salutiamo la domenica pomeriggio dopo aver trascorso un fine settimana in compagnia, ma anche con la consapevolezza di aver scoperto e conosciuto un ulteriore aspetto della nostra nazione.
L’ultima riflessione non poteva che essere rivolta alle nostre istituzioni. Abbiamo sul territorio un patrimonio enorme di Monumenti, Musei, angoli unici e caratteristici di tipo naturale che spaziano dalle vette alpine alle spiagge della Sicilia, ma non sempre siamo in grado di valorizzarli al meglio e di presentarli “con il vestito di gala” ai tantissimi turisti che frequentano il nostro paese in ogni stagione dell’anno.
Il nostro turismo del PleinAir è quello che è più vicino al nostro territorio, è il turismo di chi visita il luogo ma non ha le esigenza di costruire grandi strutture che lo deturpano, è il turismo alla portata di tutti i ceti sociali in quanto, la passione del camper e del PleinAir coinvolge tutte le fasce della società, è un turismo che si muove tutto l’anno e che arriva dove i grandi Tour Operator spesso non arrivano, per tutto questo il mio auspicio è che anche chi di dovere, dal punto di vista istituzionale, è preposto a seguire questi aspetti possa rendersi conto che la nostra nazione è una delle mete più ambite dei turisti del mondo e dovremo fare in modo di essere preparati al meglio prima che questi turisti, anche fruitori del PleinAir, possano essere attratti da altre nazioni, pur con meno patrimonio turistico, ma molto più brave a creare strutture per loro, a valorizzarlo ed a farlo conoscere.