Attività del Club

Canelli, camperisti … all’Assedio

19.11.2012

 


Da oltre un decennio il nostro club partecipa ad un raduno particolare in una cittadina nel cuore del Monferrato nella terza domenica di Giugno, questa cittadina, patria delle bollicine, è Canelli.
L'Assedio di Canelli è molto più di una semplice rievocazione storica: è la festa dei canellesi che, rivivendo il passato, sanciscono forte e chiara la propria identità, e si riappropriano di quelle "radici" che sono il presupposto fondamentale di ogni comunità.
E' una festa in cui l'esatta ricostruzione storica viene resa viva ed autentica dal coinvolgimento popolare, che riesce a creare un clima difficilmente riscontrabile in altre manifestazioni in costume. La manifestazione prende il via da un fatto storico ben documentato che si inquadra nell'ambito delle guerre per la successione del Ducato di Monferrato (1613-1617).
Il Camper Club La Granda deve molto a Canelli, cittadina nella quale nella calda estate del 2003 ha conseguito un Guinness prestigioso con una sfilata di oltre 1000 camper.
Ma veniamo al motivo per cui ho deciso questa volta di scrivere alcune righe in questa rubrica dal titolo “L’attività del club”.
Nell’edizione del giugno scorso hanno partecipato alla manifestazione anche due altri camper club, “Camper & Figli” e “Camper Club Val Seriana”. Entrambi si sono posizionati nello stesso piazzale dove eravamo anche noi. Dopo i saluti di rito li abbiamo subito coinvolti nelle varie attività che erano programmate per il raduno, dalle visite alle famose cantine alla partecipazione al gruppo storico in costume del Camper Club la Granda che prende parte ormai da anni alle manifestazioni dell’Assedio e che in questa occasione ha potuto sfoggiare il suo nuovo gonfalone storico in stile 1613.
Il sabato mattina, per chi doveva sfilare nel pomeriggio in costume, vi era molto fermento e nella zona dove operavano le sarte del club le quali con forbice, cucitrice e molto “mestiere”, in tempi brevissimi sapevano ritagliare ora una gonna, ora una improvvisata camicetta, ora un copri scarpa, rigorosamente in stile 1613. Era bello vedere come attorno ai tavoli erano presenti bambini, genitori e nonni, tutti intenti a “cucirsi addosso” il vestito da “Popolani” che è il gruppo che interpretiamo da anni.
Nel primo pomeriggio, dopo alcune spiegazioni di quello che sarà il nostro compito operativo, tutti in marcia al via della manifestazione, festanti, e, per chi era alla prima volta un misto tra stupore e anche timore di non sapere recitare bene la propria parte. Neppure un temporale nel pomeriggio del sabato ha fermato i nostri bravi barellieri i quali incuranti della pioggia battente facevano la spola tra il campo di battaglia e la tenda del medico dove trasportavano i feriti o i morti in battaglia.
Ma il momento importante doveva ancora venire in quanto nella mattinata di domenica saremmo stati tra i protagonisti assoluti.
Nella fresca e insolita notte canellese tutti hanno potuto ritemprarsi per essere pronti la mattina successiva.
Un bel sole ha illuminato il risveglio dei “popolani” che si sono riportati sul teatro di guerra della manifestazione. Nella giornata del sabato la battaglia rappresentata è di tipo campale sulle alture della cittadina, invece la domenica questa è svolta nei pressi della porta storica fedelmente ricostruita nella piazza principale della cittadina. Il finale della manifestazione ci vede protagonisti assoluti in quanto, è grazie all’intervento dei popolani che, armati di soli bastoni e forconi, arrivando dalle retrovie riescono a respingere l’ultimo attacco dei mantovani invasori e a cacciarli dalla città. Per finire i popolani hanno il diritto del giro d’onore a fianco del Colonnello Taffini comandante delle truppe canellesi.
Inutile dire che il momento dell’attacco finale, quando i nostri camperisti con i soli bastoni si trovano a combattere le guarnigioni dei mantovani in assetto di guerra con spade e picche è quello più esaltante e che appaga il partecipante di questa improvvisata performance.
Tutta questa manifestazione, mette in luce, un momento veramente bello dove le famiglie sono coinvolte totalmente in tutti i loro componenti, dai bambini ai nonni, bimbi in braccio ai papà che esultavano per la vittoria, nei loro occhi momenti di vera felicità.
Grazie anche al club Camper e Figli, la nascita del loro club ha avuto come finalità, quello di riunire le famiglie con i propri ragazzi, per dare loro quei sani valori dei quali spesso molti si dimenticano.
Posso anche dire che l’esperienza di aggregare con noi altri club è stata molto positiva, ci ha arricchito di altri valori, abbiamo trovato nuovi amici con i quali speriamo di ritrovarci in qualche altra occasione.