Attività del Club

Condivisione tra generazioni

19.11.2012

Nel mese di giugno ho trascorso due fine settimana ai raduni del Camper Club in luoghi e con temi molto differenti tra loro, ma dei quali desidero accennarvi alcuni aspetti raccontandovi le sensazioni vissute in quei giorni.
La terza domenica di Giugno, come ormai da tradizione ultra decennale, arrivo nella cittadina dell’astigiano che ci ospita durante le rievocazioni dell’assedio storico, precisamente a Canelli.
Da alcuni anni il nostro club è entrato a far parte della manifestazione, in quanto interpretiamo il gruppo storico dei popolani prendendo fisicamente parte alle varie manifestazioni proposte dal Comune per rievocare quella lontana giornata del 1613.
Seguendo in prima persona il gruppo, in collaborazione con un responsabile del Comune, ho avuto modo di trascorrere alcune ore immerso nell’atmosfera di circa 400 anni fa.
I partecipanti, moltissimi dei quali alla loro prima volta, hanno iniziato un poco titubanti quest’avventura, ma poi pian piano, si sono immersi, come da copione, nell’atmosfera della manifestazione. I compiti del nostro gruppo erano molteplici e così avevamo i portantini con barelle che entravano sul campo di battaglia per recuperare i feriti ed i caduti, le donne contadine che incitavano i soldati alla difesa della città, per terminare con il gruppo dei popolani che, armato di soli bastoni e forconi, nell’attacco finale, respinge l’invasore contribuendo a riconquistare la cittadina.
La riflessione volge sul fatto che ho visto le persone dimenticare per alcune ore i problemi di tutti i giorni e divertirsi proprio come poteva essere nella loro infanzia o giovinezza. Era bello vedere spesso la famiglia intera sul campo di battaglia, oppure i nonni con i nipotini tutti intenti ad incitare i soldati in battaglia e tornare poi ai camper stanchi ma soddisfatti di questa esperienza un poco al di fuori dalla quotidianità della loro vita. Ancor più bello era il loro saluto la domenica pomeriggio nella partenza dal raduno per tornare alle proprie case quando ci informavano di essersi veramente divertiti e di tornare il prossimo anno con nuovi amici.
Nel fine settimana successivo mi reco a Tuoro sul Trasimeno per trascorrere un paio di giorni sul lago, dove un gruppo di soci stava trascorrendo gli ultimi giorni di una vacanza iniziata 10 giorni prima e organizzata dal club, nello specifico dalla nostra sezione romana.
Intanto, dopo molti giorni insieme, si era creata una piacevole atmosfera di gruppo, che si avvertiva nel parlare con loro.
Ho notato che nel gruppo dei pensionati era presente un nipote, Lorenzo (l’unico ragazzino) di 12 anni ma che si era integrato perfettamente, non solo in compagnia dei propri nonni, ma con tutti i presenti, e tutto questo è emerso quando il sabato di chiusura della vacanza vi sono stati momenti di intrattenimento per il gruppo con improvvisati attori, tra i quali vi era proprio Lorenzo, che per la sua simpatia ha ricevuto anche il regalo di compleanno da parte di tutto il gruppo.
Ho saputo poi che nei saluti finali, prima della partenza, è scesa qualche lacrimuccia oltre che a Lorenzo anche ad alcuni nonni.
Qual è il filo conduttore che lega questi due episodi? E’ un filo conduttore che si chiama aggregazione, amicizia, stare insieme senza limiti di età, vivere intensamente delle emozioni nuove e positive alle quali non si penserebbe neppure, in questo contesto anche una lacrimuccia assume un significato particolare. Lorenzo ci ha confidato che ad inizio vacanza, essendo l’unico ragazzino, non avrebbe mai potuto immaginare quello che gli sarebbe successo nei 10 giorni della vacanza di gruppo.
Credo che, indipendentemente dai luoghi e dai motivi per i quali ci si trova insieme, (vedi i figuranti di Canelli oppure i partecipanti ad un raduno di più giorni come quello di Tuoro), l’aspetto più positivo e di assoluto valore sia quello di mettere insieme più generazioni, fargli trascorrere qualche ora spensierata e vivere quei momenti di vera condivisione, che è uno degli scopi del nostro camper club.