Attività del Club

L’Arte non ha confini

16.02.2017

Nel recente viaggio in Russia del mese di agosto ho avuto modo di assistere ad un evento che mi ha fatto riflettere su di un argomento molto di attualità pensando al periodo difficile che tutti stiamo vivendo nelle relazioni interpersonali tra differenti popoli appartenenti a diverse etnie e religioni.
Eravamo a Suzdal, ad est di Mosca in una delle cittadine più belle e caratteristiche del cosiddetto “Anello d’Oro” (una serie di città disposte ad anello che raccolgono storia e patrimoni immensi e più antiche della stessa capitale Mosca) e siamo arrivati con i nostri camper proprio alla vigilia di una grande festa che ne celebrava gli oltre 1200 anni trascorsi dalla fondazione della città. Da sempre sostiamo nell’ottimo campeggio creato attorno all’unico Hotel della cittadina ed al di fuori dell’ambiente storico della stessa.
La Direttrice dell’Hotel ha invitato il nostro gruppo ad assistere ad una cerimonia nel teatro dell’Hotel stesso per il tardo pomeriggio.
Erano stati invitati i gruppi folkloristici della Bielorussia, Bulgaria, Turchia, Cecenia.
Nelle oltre due ore di spettacolo, molto applaudito sia da noi che dai tanti cittadini russi presenti, ho avuto modo di apprezzare le performance di ogni gruppo composto da persone di ogni età ed il finale del gruppo della Cecenia composto da soli ragazzi e ragazze che potevano avere dai 10 ai 15 anni che hanno saputo creare un’atmosfera unica e particolare con i loro balli di gruppo, un misto di eleganza e di forza fisica.
Ho avuto modo di verificare direttamente in sala la meraviglia e l’apprezzamento per questo tipo di manifestazione multietnica da parte di tutti i presenti ed è in quel momento che è stato possibile pensare come le divisioni politiche, religiose, di classe ecc. della nostra moderna società sia veramente a volte un fattore creato per dividerci e non per unirci, perché sono dell’idea che i popoli di tutto il mondo, attraverso il linguaggio dell’arte che è universale, potrebbero trovare il modo di rispettarsi a vicenda ed anche di creare eventi interagendo tra di loro stessi.
So che questo potrebbe essere accolta come una considerazione “azzardata”, con riferimento tra l’altro ai tempi che stiamo vivendo, ma è un episodio che mi ha fatto riflettere molto e che ho voluto riportare a tutti voi.
Ed ora vi aspetto a Parma al “Salone del Camper”
E’ senza dubbio la seconda più importante manifestazione europea del turismo Plein Air alla quale partecipano la quasi totalità dei produttori europei di veicoli ricreazionali abbinati anche a spazi per la componentistica e per l’accessoristica.
Anche il nostro Club è presente con un proprio  Stand alla manifestazione per proporre l’attività dell’associazione e le tante iniziative rivolte ai fruitori di questa tipologia di turismo.
Ricordo che il Turismo Plein Air è uno dei “turismi” che contribuisce a creare lavoro, diretto ed indotto, che va assolutamente tutelato ed incentivato anche dalle amministrazioni pubbliche e che le associazioni come il “Camper Club La Granda Italia” contribuiscono alla “conoscenza e valorizzazione” dello stesso.